Due giorni in cammino lungo la rete escursionistica (in particolare il sentiero balcone ed il sentiero Liguria) dell’entroterra del Ponente ligure, alla scoperta della natura mediterranea e di alcuni dei borghi più belli della Liguria e d’Italia.
Entrando in Dolceacqua attraverso il ponte medievale a “schiena d’asino” sul Torrente Nervia, si è subito immersi nel fitto reticolo di carrugi del borgo antico e si viene catapultati in un’altra epoca. Gli scorci sono letteralmente pittoreschi! Basta pensare che Monet raffigurò Dolceacqua in ben 4 dipinti e così lo descrisse: “Un luogo stupendo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza“. Qui, inoltre, la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano distingue un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.
A 6 km da qui sorge, invece, Apricale, paese di artisti e splendido borgo dalle case arroccate, dominato dal Castello della Lucertola. Fitto intreccio di vicoli e case in pietra, sarà il luogo in cui ci sistemeremo per la notte nel bellissimo Albergo Diffuso “Munta e cara”. Arroccato su una collina sempre esposta al sole, il centro di Apricale ospita una delle piazze più affascinanti d’Italia, con la chiesa parrocchiale, l’oratorio e una serie di palazzi arricchiti da murales, sculture e dipinti di numerosi artisti che hanno lasciato le loro opere in questo luogo. Fra queste la bicicletta sul tetto del campanile, ben visibile anche da lontano, è quella che colpisce maggiormente chi visita il borgo.
Il secondo giorno, percorriamo un tratto dell’antica via dei Frantoi e raggiungiamo Bajardo, superando il piccolo centro di Isolabona, a quota 900 metri dove la collina diventa quasi montagna e gli ulivi del fondovalle lasciano il posto ai castagni. Meno turistico e sofisticato degli altri centri del fondovalle, Bajardo ha il suo simbolo nei ruderi della chiesa di San Nicolò che, danneggiata da un terremoto alla fine dell’ottocento, è in gran parte ancora in piedi e contribuisce al fascino un po’ decadente del paese.