Trekking nel Parco Nazionale del Gran Paradiso istituito nel 1922 e situato a cavallo della Valle d’Aosta e del Piemonte: uno dei parchi più antichi e belli d’Italia!
Un trekking per gli amanti della natura e dei paesaggi alpini durante il quale sarà possibile incontrare i numerosi animali che popolano quest’area. Oltre allo stambecco, re incontrastato e simbolo del parco, sarà possibile incontrare camosci, volpi, marmotte, poiane e tanti, tantissimi altri animali…
Un trekking residenziale con base fissa al Rifugio Guido Muzio dal quale tutti i giorni partiremo alla scoperta di zone diverse del parco. Percorrendo i bellissimi sentieri e le “strade reali di caccia” vi sentirete parte del suo complesso ecosistema: ghiacciai, praterie, boschi di abeti, laghi, pietraie.
Un’occasione immancabile per gli escursionisti allenati (dislivello max giornaliero 900 m – vedi programma giorno per giorno) che vogliono scoprire la storia del primo parco nazionale d’Italia e meravigliarsi con la testa tra le nuvole e i piedi in Paradiso!
Quante volte abbiamo sentito la frase “Solo questo vale tutto il viaggio“? Noi ti diamo ben più di un motivo per preparare lo zaino e venire con noi:
I nostri viaggi sono pensati per piccoli gruppi da 8 a 12 persone. Volendo garantire tutte le partenze, possiamo confermare questo viaggio con un minimo di 6 partecipanti aggiungendo un piccolo supplemento alla quota. Ecco i supplementi previsti per questo viaggio:
La partenza per questa escursione è la piccola frazione di Balmarossa, ai confini del Parco Nazionale.
Toccheremo la frazione di Varda, esempio di cultura alpina, per poi dirigerci verso il Gran Piano di Noasca, dove sorge l’ex Casa di Caccia voluta da Re Vittorio Emanuele II, che fungeva da reposoir di caccia. Le lunghe battute di caccia, in presenza della corte e di tutti i cacciatori, qui potevano trovare una sosta di tutto rispetto.
Torneremo poi giù verso il fondovalle per spostarci al Rifugio Muzio e qui fare cena e riposarci per il trekking del giorno successivo.
Dislivello: 870 m – Quota max: 2231 m – Sviluppo complessivo: 11 km
Dopo colazione ci sposteremo in auto verso l’imbocco del sentiero.
Saliremo verso il colle del Nivolet, e nei pressi del Lago Agnel, inizieremo la nostra piacevole camminata lungo la Mulattiera Reale, voluta dal primo Re d’Italia per potersi spostare comodamente a cavallo durante le battute di caccia.
Il nostro obiettivo sarà il Colle della Terra, da cui godremo di una splendida vista del lago di Ceresole Reale. Torneremo poi indietro per tornare a goderci la serata al Rifugio, preparandoci per il giorno successivo.
Dislivello: 580 m – Quota max: 2893 m – Sviluppo complessivo: 13 km
Per il nostro ultimo giorno di trekking, ci sposteremo nuovamente in auto dopo colazione verso il fondovalle, nei pressi dell’abitato di Ceresole e da qui imboccheremo il sentiero.
Arriveremo fino al Colle Sià, passando su agevoli sentieri con un panorama incredibile sulle Levanne e su questo angolo del Canavese. Al Colle invece, lo sguardo potrà arrivare fino alla pianura, sovrastando il Vallone del Roc e al cospetto del Gran Paradiso.
Una conclusione incredibile per questi tre giorni di trekking nel primo storico Parco Nazionale d’Italia.
Conclusa l’escursione, torneremo alle auto e ci daremo l’arrivederci alla prossima avventura.
Dislivello: 720 m – Quota max: 2256 m – Sviluppo complessivo: 10 km
La piacevole sensazione di sorpresa che provo quando scopro qualcosa di nuovo vicino a me o in un posto che credevo di conoscere bene, mi invoglia a ricreare quella suggestione nelle persone che accompagno, cercando la soddisfazione del “eppure sono passato di qui mille volte!“
Dal 2018 svolgo questo mestiere con entusiasmo e mi sorprendo nel vedere quanti giri si facciano prima di tornare alle passioni d’infanzia, diventando finalmente ciò che sei sempre stato!
Quindi zaino in spalla ed occhi aperti, abbiamo tante cose da fare!