Un viaggio a piedi alla scoperta di uno dei Parchi naturali della Liguria, che come ben sappiamo ed abbiamo potuto “toccare con piede”, non è solo costa e mare. Ci sposteremo infatti nell’entroterra Ligure, a nord-est di Genova e a nord di Rapallo/Chiavari, per andare alla scoperta del Parco naturale dell’Aveto.
Diviso su tre vallate (Aveto, Sturla e Graveglia), ci concentreremo sulla prima delle valli citate, per esplorare paesaggi d’alta montagna, pascoli e faggete, con le cime più alte dell’Appennino Ligure.
Nel Parco dell’Aveto vive una mandria di cavalli selvaggi, eredità di cavalli domestici che da quando l’ultimo proprietario è morto, sono rimasti soli allo stato selvaggio e, riproducendosi liberamente, il loro numero è aumentato.
Il nostro punto di partenza per l’esplorazione del Parco sarà Borzonasca, per poi affrontare il monte Aiona e scendere in una seconda valle, a Rezzoaglio
Parco di bellezza unica, tra flora, fauna, paesaggi e storia. Tre giorni di relax tra camminate impegnative, paesaggi che vanno fino al mare e strutture di grande pregio, per concludere in bellezza con la visita e degustazione ad un liquorificio e ad un caseificio.
Quante volte abbiamo sentito la frase “Solo questo vale tutto il viaggio“? Noi ti diamo ben più di un motivo per preparare lo zaino e venire con noi:
I nostri viaggi sono pensati per piccoli gruppi da 8 a 12 persone. Volendo garantire tutte le partenze, possiamo confermare questo viaggio con un minimo di 6 partecipanti aggiungendo un piccolo supplemento alla quota. Ecco i supplementi previsti per questo viaggio:
Ritrovo a Borzonasca e salita al Rifugio Malga Zanoni.
Borzonasca è un paese dell’alta Valle Sturla, storico crocevia degli scambi tra costa ed entroterra Ligure. Dominato da boschi di pregio, lungo la salita incontreremo l’abbazia di S.Andrea di Borzone: storico sito religioso secondo la tradizione costruito per volere del re longobardo Liutprando in sostituzione di un impianto bizantino. Il luogo in cui sorge è favorito dal silenzio e dalla natura: un luogo che lascia il segno.
Ancora più in altro troveremo qualcosa di inaudito: la chiesa di san Martino di Licciorno, che sorge nel mezzo del bosco. Sarebbe più corretto dire che il bosco si è preso la chiesa, piuttosto che il contrario. Qui è evidente la potenza della natura e rimanere qui a godersi la pace del luogo per qualche minuto, sarà d’obbligo.
Finiremo la giornata con cena e pernottamento al Rifugio Malga Zanoni (che ringraziamo per le foto).
Lunghezza Totale (km): 12,2
Dislivello in salita (m): 1040
Dislivello in discesa (m): 120
Dopo la colazione partiremo alla volta del monte Aiona.
La vetta di questa montagna (1.701m s.l.m.) è lo spartiacque tra il versante Padano e quello Ligure, sito tra la valle Sturla e la valle d’Aveto. Il paesaggio dalla sua cima rocciosa spazia fino al poco lontano mar Ligure, creando un contrasto col paesaggio montano affrontato fino a questo punto.
Scenderemo poi nella faggeta verso la Riserva naturale delle Agoraie di Sopra e Moggeto, il cui ingresso è interdetto per il delicato equilibrio ecosistemico che si è venuto a creare. I laghi (insieme a quello delle Lame) sono tra i pochi laghi liguri di origine glaciale. Sebbene non potremo entrare, la Foresta delle Lame, che attraverseremo, ci avvolgerà e scopriremo perchè questo è considerato uno dei gioielli dell’Appennino Ligure.
Giungeremo quindi al Lago delle Lame, dove ci attendono la cena ed un letto in stanza doppia/tripla con bagno in camera.
Lunghezza Totale (km): 11,5
Dislivello in salita (m): 620
Dislivello in discesa (m): 650
L’ultimo giorno ci vedrà affrontare un sentiero in discesa per arrivare a Rezzoaglio, dove ci concederemo una pausa presso il liquorificio Fabbrizii per scoprire i prodotti della val d’Aveto con una piccola degustazione e visita agli ambienti di lavoro.
Da qui, dopo pranzo, prenderemo il bus che ci riporterà a Borzonasca per recuperare i nostri mezzi, per poterci dare l’arrivederci al prossimo viaggio!
Lunghezza Totale (km): 6
Dislivello in salita (m): 80
Dislivello in discesa (m): 430
Gabriele è il fondatore di Duma c’anduma e cammina per professione dal 2015 perché prima, come spesso si sente dire al giorno d’oggi, “faceva tutt’altro”! Accompagna le persone in esperienze di cammino con la convinzione che rappresentino vere e proprie esperienze di “vita in miniatura”.
Jacopo è invece l’altra guida di Duma c’anduma che si occupa di viaggi e weekend, appassionato e curioso. Dal 2018 svolge questo mestiere con entusiasmo, ama raccontare storie e spera di ricreare questa sua suggestione nelle persone che accompagna, cercando la soddisfazione del “questa cosa, me la porto a casa!“