Benvenuti nel fantastico mondo del viaggio avventura!
Questo trekking a Nosy Be è un’esperienza unica che vi porterà a scoprire paesaggi spettacolari: dalla lussureggiante foresta pluviale ai panorami mozzafiato delle colline vulcaniche, alle spiagge di sabbia bianca e alle affascinanti comunità locali. Con una varietà di percorsi escursionistici adatti a tutti i livelli di esperienza, questa isola offre grandi opportunità di avventura.
L’isola di Nosy Be, situata al largo delle coste nord-occidentali del Madagascar, è un gioiello dell’Oceano Indiano ed una destinazione perfetta per gli amanti della natura, per i cercatori di avventura e coloro che desiderano immergersi in un’atmosfera tropicale senza pari.
Durante il nostro trekking a Nosy Be ci avventureremo nella natura selvaggia, scoprendo una ricca biodiversità che comprende piante rare, animali esotici e uccelli tropicali. Inoltre, avremo l’opportunità di immergerci nella cultura malgascia incontrando le comunità locali e scoprendo le loro tradizioni e stili di vita unici.
Sia che siate appassionati di escursionismo esperti o principianti desiderosi di esplorare il Madagascar in modo attivo, Nosy Be offre una serie di incredibili opportunità di trekking che vi lasceranno affascinati e desiderosi di scoprire di più di questa straordinaria isola.
In questo trekking a Nosy Be, non avremo solo l’opportunità di esplorare terre e paesaggi mozzafiato, ma potremo anche immergerci nelle acque cristalline dell’Oceano Indiano. Il nostro programma comprende anche attività di snorkeling per scoprire il mondo sottomarino di Nosy Be, dove avremo la straordinaria possibilità di avvistare le tartarughe marine che nuotano graziose nei loro habitat naturali. Sarà un’esperienza unica per ammirare queste magnifiche creature marine.
Una mattina, inoltre, lasceremo gli scarponi in hotel e andremo alla scoperta dei grandi e magnifici cetacei e del loro mondo. Saliremo in barca e ci aggireremo per il mare aspettando che madre natura ci regali questa magia. Una lezione con una biologa verrà tenuta a bordo della nostra imbarcazione per raccontarci le abitudini, gli spostamenti e i comportamenti delle megattere, sia d’individui adulti e solitari sia di mamme con i propri cuccioli. Un’opportunità unica per approfondire la nostra comprensione di questi maestosi mammiferi marini.
Ma le sorprese non finiscono qui! Durante il nostro trekking avremo l’opportunità di avvistare i famosi lemuri, i camaleonti più piccoli del mondo, alcune rane coloratissime, diverse specie di gechi e il boa constrictor.
Nosy Be è un vero paradiso per gli amanti della natura, dove la diversità biologica e culturale si fondono in un’esperienza unica. Preparatevi per un’esperienza coinvolgente che vi porterà a contatto con le bellezze naturali e la cultura di Nosy Be.
I nostri viaggi sono pensati per piccoli gruppi e questo trekking è strutturato per partire con minimo 10 e massimo 15 persone.
Arrivo in hotel, assegnazione camere, briefing, pranzo e giornata di relax.
L’orario del briefing verrà fornito una volta in loco, dipendentemente dall’ora in cui l’aeromobile atterrerà a Nosy Be.
Nosy Sakatia è un’isola dalle mille sfaccettature che offre paesaggi mozzafiato, sconosciuti alla maggior parte dei suoi ospiti che si limitano a visitare, per fortuna dei trekkers, solo le sue splendide spiagge color biscotto per lo più deserte. In pochi sanno, che l’entroterra dell’isola nasconde una miriade di sentieri, utilizzati quotidianamente dai malgasci per raggiungere il loro campo da dover coltivare, la scuola o semplicemente la persona amata.
Percorsi immersi in una natura incontaminata con paesaggi che spaziano dalle piantagioni di Ylang – Ylang disseminate qua e là sull’isola, risaie dove poter ammirare donne intente alla semina o alla mietitura del riso, piantagioni di ananas, alberi secolari di mango e kapock (falso cotone), profumate piante di pepe selvatico, ruscelli utilizzati per lavare gli indumenti e che offrono momenti di divertimento ai bambini del posto. Attraversati pascoli di zebù, un tipico bovino locale, e piccoli villaggi composti da una manciata di rudimentali case locali, si raggiungono le creste dell’isola, site circa 100 m slm.
Da qui il panorama che si apre di fronte ai nostri occhi è veramente suggestivo: morbide rocce calcaree e silicee offrono sfumature di colori tra l’arancione ed il bianco, alberi di eucalipto il cui odore pervade le nostre narici regalandoci quel senso di freschezza, dune di laterite rosso fuoco, felceti dal verde brillante che sfuma nell’azzurro delle calde acque che bagnano le baie dell’isola.
Non può mancare infatti un bagno rigenerate sulla spiaggia di Ampassindava, un cocktail di frutta di stagione e un po’ relax. Un ultimo breve cammino ci conduce alle imbarcazioni del Manta Diving, che per l’ora di pranzo, ci porteranno nel piccolo ristorante a bordo spiaggia, per deliziare i nostri palati con le pietanze della cucina tipica malagascia.
Nel pomeriggio, per i meno pigri, è previsto un affascinate “trekking marino”: snorkeling con le grandi tartarughe verdi, sempre presenti in una baia dell’isola grazie ad una abbondante zona di foraggiamento.
Lunghezza (Km): 7
Dislivello salita (m): 100
Ore di cammino (h): 3
Arrivare in Madagascar e perdersi questo spettacolo è davvero un peccato! Per questa mattinata lasceremo gli scarponi in hotel e vi guideremo alla scoperta di questi magnifici cetacei e del loro mondo. Saliremo in barca e ci aggireremo per il mare aspettando che madre natura ci regali questa magia. Una lezione di biologia, verrà tenuta a bordo per raccontarvi le abitudini, gli spostamenti, i comportamenti delle megattere sia d’individui adulti e solitari sia di mamme con i propri cuccioli. Tramite un idrofono avremo la possibilità di ascoltare il loro canto e registrarlo portando a casa un indelebile ricordo. Sarete accompagnati da una biologa che portandovi ad una distanza di circa 150 mt, come imposto dalla legge del Madagascar, ci permetterà di osservare questi giganti senza alcun timore di disturbare o intralciare il loro percorso. Capita però di frequente, spegnendo il motore delle imbarcazioni, che esse si avvicinino curiose a scrutarci mostrandoci il loro sguardo penetrante.
Sbuffi, pinne che sbattono sulla superficie dell’Oceano, salti e canti d’amore ci accompagneranno in questa mezza giornata. Ma siamo in natura e solo lei potrà decidere se e quando regalarci lo spettacolo.
Per l’ora di pranzo saremo di ritorno in hotel, un piccolo riposino e nel pomeriggio, attraverso bancarelle locali e stradine tipiche dell’isola raggiungeremo la collina per goderci un indimenticabile tramonto.
Lunghezza (Km): 3,5
Dislivello salita (m): 150
Ore di cammino (h): 2
Oggi la nostra avventura ci porta all’interno dell’isola di Nosy Be dove un circuito lineare ci apre le porte di un passato con usi e costumi vecchi di cent’anni. Il lungo sentiero che conduce in prossimità della città, ci darà la possibilità di vedere le piantagioni di ananas, banane e riso. Donne, bambini, anziani con le mani intente a piantare o raccogliere questo prezioso cereale.
Antichi vulcani inattivi, danno vita ad una serie di laghi divisi tra loro dal “crestoso” perimetro dei crateri, importanti punti di raccolta d’acqua utilizzata non solo per irrigare i piccoli campi ma ci darà la possibilità di osservare donne intente a lavare i loro panni chinate nel fiume.
Passando all’interno di una foresta tropicale, non è raro incontrare boscaioli intenti alla raccolta del legname da ardere per produrre carbone o del tec, albero importante non solo per i prestigiosi lavori marinareschi e per la coloreria tessile, ma anche per il trucco di alcune tribù del Madagascar.
La parte terminale della nostra passeggiata ci farà osservare quello che resta di antichi mestieri, una cava dove gli spaccasassi collezionano sacchi di piccole pietre da vendere per costruire le strade, e la vecchia coltivazione della canna da zucchero, molto fiorente fino a 20 anni fa a Nosy be.
Carretti trainati dallo zebù ci faranno compagnia nell’allée dei Mantalì, alberi da ombra dal lungo tronco e le foglie riservate alla parte alta del fusto, che ci condurranno alla strada principale.
Qui un pulmino ci aspetta per condurci, con 15min di strada, alla città di Hell ville. Una sosta per un meritato riposo, pranzo, in un piccolo ristorantino locale e nel primo pomeriggio, ancora qualche passo per visitare la parte coloniale della città ed il mercato centrale, dove ancora ad oggi, tutti fanno le loro compere di frutta e verdura e dove voi, se vorrete, potrete comprare le vostre spezie da portare a casa.
Lunghezza (Km): 15
Dislivello salita (m): 230
Ore di cammino (h): 4
Nosy Komba, tra tutte le isole dell’arcipelago di Nosy Be, si distingue sicuramente oltre che per la biodiversità, per l’altitudine che raggiunge i 580m slm sulla sommità.
Komba prende il nome dai suoi abitanti più famosi, i lemuri, non difficili da osservare una volta lasciato il villaggio di Ampangurina, punto in cui approderemo. Grazie al suo particolare micro clima, durante le ore notturne è sempre presente una leggera pioggerellina che garantisce un costante apporto d’acqua per la vegetazione.
Questo trekking è dedicato alla scoperta degli animali dell’isola e alla sua vegetazione ricca di endemismi e piante medicinali.
Iniziando a salire per raggiungere la vetta, gli scorci panoramici sono straordinari, piccoli isolotti non distanti da Komba appaiono tra le foglie dei banani, mentre alle nostre spalle, i simpatici lemuri sfrecciano tra i rami degli alberi del mango, del tulipano del Gabon, del tamarindo e dell’Ylang – Ylang, che su quest’ isola, cresce fino a raggiungere i 30m di altezza.
Si possono incontrare innocui serpentelli, gechi di ogni genere di cui alcuni endemici di Komba, ragni dai colori sgargianti, ma non velenosi e naturalmente, l’autentico sorriso dei lavoratori intenti a rompere blocchi di rocce variopinte che celano la storia degli oceani.
Piantagioni di vaniglia si pavoneggiano mostrando i loro baccelli, mentre quelle del cacao ci invitano ad assaggiare le fave zuccherine racchiuse nel frutto, ma attenzione però, non rompete il seme con i denti, il suo interno è amarissimo!
Il circuito farà terminare il nostro percorso in un tipico e ottimo ristorante fronte mare.
Nel pomeriggio si alza sempre un po’ di vento ed è preferibile lasciare l’isola almeno per le 15:30 raggiungendo Nosy Be con 1h abbondante di navigazione.
Lunghezza (Km): 7
Dislivello salita (m): 600
Ore di cammino (h): 5
In direzione Ovest, dopo poco più di 1h e 30min di navigazione, raggiungeremo Nosy Iranja: “la principessa, figlia del re Radama”. Tra le isole dell’arcipelago è sicuramente la più lontana, ma anche la più bella e famosa.
Una lingua di sabbia bianca e soffice come la farina, in bassa marea, unisce le due piccole isole: Iranja Kely disabitata e luogo di nidificazione di tartarughe marine ed Iranja Be, dove vive la popolazione locale.
Una volta approdati e scarpe indossate, inizia la nostra piccola risalita verso la parte più alta e panoramica dell’isola a c.ca 60m slm. Il sentiero che ci conduce al grande faro dalla fattura in acciaio bullonato, edificato nel 1909 durante il periodo coloniale, apparentemente progettato dall’ingegnere Gustave Eiffel,
è circondato da piccole case in paglia, bancarelle di manufatti locali, alberi da frutto, e l’unica scuola dell’isola che accoglie i bambini di tutte le età in solo 2 classi, con un unico maestro.
La vista dall’alto della lingua di sabbia è semplicemente meravigliosa.
Lasciata la collina si raggiunge un piccolo villaggio dove è presente uno dei 3 pozzi dell’isola, qui si pensa di essere arrivati a destinazione, ma dovremmo risalire ancora un pochino per terminare il nostro trekking in una piccola baia selvaggia e solitaria. Se si è fortunati si riusciranno a vedere le tracce lasciate la notte da qualche tartaruga in nidificazione.
Il nostro cammino finisce a piedi scalzi, percorrendo gli ultimi metri sulla spiaggia dell’amore e qui libero sfogo ai bagni più belli della settimana!
Il passaggio nel villaggio dei pescatori ci conduce al punto di partenza dove un pranzo succulento ci aspetta in riva al mare.
Lunghezza (Km): 2,5
Dislivello salita (m): 60
Ore di cammino (h): 2
La Riserva Naturale di Lokobe è uno dei luoghi con la più alta endemicità di flora e fauna del Madagascar.
Lasciate le quattro ruote al villaggio di Ampassindava, ci muniamo di remi e per mezzo delle piroghe, tipiche imbarcazioni locali, si costeggia la costa dell’estremo Sud di Nosy Be, passando tra le mangrovie, luogo ideale per incontrare uccelli endemici del Madagascar come il martin pescatore Malachite e Corythornis.
Raggiunte le porte di Lokobe, nel villaggio di Ampassipoi, un piccolo cambio di abbigliamento sarà necessario per addentrarci nei 740ha che costituiscono la “foresta primaria”.
Il villaggio è circondato da bestiame al pascolo, mentre piccoli gruppi di “mami” africane sono intente alla pulizia degli indumenti raccolte all’unico lavatoio ed i bambini si dilettano in danze improvvisate per attirare la nostra attenzione, a ritmo di Saleki (tipica musica locale) e che ci accompagneranno fino al nostro scomparire nella foresta.
Radici di zenzero, curcuma e piante di vaniglia in abbondanza, piante endemiche da annoverare troviamo il Kindro (Dypsis ampasindavae), il Tontorogno (Gluta tourtour), il Ramy (Canarium madagascariense) e l’Agnabovahatra (Uapaca ambanjensi) sempre ugualmente presenti.
La fauna invece assume forme e dimensioni inimmaginabili quanto strane, perfettamente mimetizzata con l’ambiente circostante. I gechi Uroplatus sikorae e fimbriatus sono un tutt’uno con la corteccia degli alberi, Uroplatus ebenaui è un vero e proprio animale uscito da un film, mentre i camaleonti Brookesia minima e micra li possiamo misurare sulla falange di un dito o sulla testa di un fiammifero per rendervi davvero conto della loro piccolezza. Ancora rane coloratissime, boa constrictor e varie specie di lemuri e se fortunati il gufo Asio madagascariensis ci faranno compagnia nel circuito ad anello ad appena 50m slm.
Il pranzo sarà degustato in un piccolo ristorante, immerso nella realtà del luogo. Un po’ di relax darà sicuramente piacere prima di intraprendere la strada del rientro.
Lunghezza (Km): 9
Dislivello salita (m): 50
Ore di cammino (h): 3
Saluti a Nosy Be e rientro in Italia.
“Suo figlio viaggerà molto” disse un giorno un’indovina a mia madre.
Non so se il viaggio facesse già parte del mio destino o se la cosa mi piacque a tal punto dal volerla realizzare ma tant’è che, dopo aver relegato la mia passione alle sole ferie aziendali, cammino per professione dal 2015 perché prima, come spesso si sente dire al giorno d’oggi, “facevo tutt’altro”!
Dalle quattro mura di un ufficio ad una stanza a cielo aperto, dalla città alla montagna, oggi accompagno le persone in esperienze di cammino con la convinzione che rappresentino vere e proprie esperienze di “vita in miniatura”.