Il nostro Cammino delle Colline del Po è tracciato sulla base della Superga-Vezzolano-Crea, un itinerario ideato nel 1990 da Cesare Triveri, che consente di scoprire le bellezze di tutto quel territorio che spazia tra la Collina di Torino e sfuma verso il Monferrato. Un viaggio di circa 90 km che collega la Basilica di Superga al Santuario di Crea.
La nostra proposta prevede una tappa in più, dal Santuario di Crea fino a Casale Monferrato, per poter chiudere l’anello in treno e non avere il pensiero dell’auto, lasciandoci da pensare solo a quello che realmente conta: camminare con il proprio zaino.
Dalla vista su Torino, si cambia rapidamente versante e lo scenario diventa completamente diverso. Sembrerà di stare molto distanti dalla capitale sabauda, lo scenario che ci avvolgerà sarà quello di borghi, boschi, strade e luoghi ritagliati nel tempo, in un cammino attraverso colline che lentamente cambiano faccia attraverso la campagna ed i chilometri, in quattro giorni di tranquillità e pace per la mente e le gambe.
Il paesaggio ondulato si è preservato e vive di una vita propria, accanto alla Pianura Padana che si stende al di là del Po: il cammino presenta un altro volto dei territori che si trovano tra Torino e Casale.
Toccando capolavori avvolti nella campagna, come la canonica di Santa Maria di Vezzolano ed Albugnano (detta “il Balcone del Monferrato”), per toccare poi Cocconato, Murisengo, Villadeati e gli assolati capolavori merlettati di Cereseto e Treville, borgo tra girasoli, papaveri e vigneti.
Un cammino fatto di semplicità, luoghi, persone e momenti da portare con noi per il futuro.
Staccare la spina, scoprendo e ammirando la natura alle spalle della nostra Collina, con la comodità di essere a due passi da casa. E coccolarsi con un’esperienza di cammino firmata #dumacanduma, dove il gruppo ed ogni suo membro è al centro di tutto.
La prima tappa vede la nostra partenza da Torino, per la precisione dalla Basilica di Superga.
Daremo l’arrivederci ad uno scenario a noi familiare – fatto di strade, mezzi di trasporto e rumori – salendo da Sassi fino a Superga con un bus e da qui guarderemo Torino dal piazzale: tutto questo tra qualche ora ci sarà estraneo, perché andremo a tuffarci sul versante opposto alla città e ci addentreremo pian piano nel Monferrato.
Ci faremo strada su tratti di strada a bassa percorrenza alternati a sentiero, passando da Bardassano, Sciolze e Cinzano. Lo scenario si farà via via più naturale, le rumorose strade di Torino saranno un ricordo perché saremo nel vivo del cammino, in borghi dall’aria lontana, silenziosi ed ospitali.
Ci saremo noi e il nostro zaino, che lentamente arriveremo alla prima tappa del nostro Cammino: la canonica di Santa Maria di Vezzolano: gioiello del romanico incastonato nelle colline sotto Albugnano. Le sue mura di pietra da cantoni nascondono segreti e bellezza, lasciandoci un primo grande ricordo da inserire nell’album di questa piccola grande avventura sul cammino delle Colline del Po.
Ci sposteremo poi alla struttura per sistemarci nelle stanze, un pò di riposo ed un’ottima cena ristoratrice, in un agriturismo accogliente posizionato nella natura.
Km: 25
Dislivello: 550
Dopo colazione, rimetteremo lo zaino in spalla e ci sposteremo da Albugnano per andare in direzione di Cocconato, caratterizzato da un suggestivo centro storico con stradine strette e tortuose, case in pietra e mattoni rossi, portici e cortili interni. Alcune delle case più antiche presentano ancora le tipiche finestre ad arco e i portali in pietra.
La piazza del paese brulica di vita, tutti si stanno preparando alla domenica di Pasqua e avremo modo di fare una sosta prima di riprendere il nostro cammino. Ci sposteremo poi a Tuffo, frazione di Cocconato da cui si domina con l’occhio tutto il Monferrato, per goderci una sosta sotto un rinnovato ippocastano, in un’area dove godremo del relax e della pace che solo questo posto può dare.
Sarà poi la volta di un’apertura di panorama incredibile: il sentiero che ci condurrà a Murisengo è un lungo susseguirsi di cresta a fondo valle, aperto ed arioso nel verde che solo questo periodo dell’anno può regalarci. Papaveri, fioriture e alberi con le gemme aperte da poche settimane ci porteranno all’obbiettivo.
Qui entreremo ufficialmente nella provincia di Alessandria, e saremo accolti alla struttura dove dopo un meritato riposo, faremo una ricca cena, tipica del territorio e ci ritireremo per dormire.
Km: 20
Dislivello: 50
Dopo colazione partiremo per la terza tappa, partendo da una Murisengo ancora addormentata per lasciare la val Cerrina e salire verso Villadeati, un tranquillo paese tristemente noto per l’eccidio di 11 persone perpetrato il 9 ottobre 1944 per mano tedesca.
Villadeati è oggi un luogo invidiabile per la sua pace, esposto sulla cima di una collina che accompagna l’occhio verso paesaggi incredibili e dove avremo modo di conoscere la sua storia ed i suoi luoghi più nascosti.
Proseguiremo poi verso Ponzano Monferrato costeggiando sentieri e campi dove il vento muove l’erba e da qui, in qualche chilometro, saremo sulla piazza del Santuario di Crea: un tripudio di campane e persone giunte fin qui per festeggiare la Pasqua saranno lo scenario che ci accoglierà e chiuderà l’itinerario del cammino ideato da Cesare Triveri.
Saliremo alla Cappella del Paradiso, la più alta del Sacro Monte, nel cuore del Parco Naturale. Da qui si aprirà la vista dalla pianura fino a Casale, Moncalvo e le Alpi.
Ci ritireremo poi in foresteria, per ritrovarci a godere un’ottima cena al Ristorante di Crea, per poi andare a dormire, avvolti dal silenzio della notte in uno dei posti più belli del Monferrato.
Km: 18
Dislivello: 400
Colazione e via, per la tappa finale della nostra quattro-giorni di Monferrato.
Salutato il Santuario, nella mattina di Pasquetta scenderemo sul fondo valle per avvicinarci a Cereseto, il paese dominato dal Castello eretto nei primi anni del Novecento, su una struttura preesistente più antica. La maestosa opera è la realizzazione di un desiderio dell’industriale e mecenate Riccardo Gualino,
Su un lungo crinale tra terre dorate pronte alla semina, costellate di papaveri, arriveremo poi a Treville, comune nell’area degli infernot: grotte ipogee scavate dall’uomo nella pietra da cantoni, un’arenaria facilmente lavorabile. Gli infernot erano delle perfette grotte di maturazione per vini, formaggi e conservazione di alimenti, data la loro capacità di mantenere una temperatura costante e fresca anche nei mesi più caldi. Treville ha uno splendido belvedere nel punto più alto del paese.
Ci sposteremo poi verso il Bosco della Pastrona, un bosco urbano alle porte di Casale, sito sulle sponde del Po. Sarà l’ultimo scenario di naturalità prima di giungere a Casale Monferrato. La città dei crumiri sarà il luogo in cui ci saluteremo, brinderemo al nostro cammino e ai giorni passati insieme, dandoci l’arrivederci alla prossima avventura.
Prenderemo un bus che ci porterà a Vercelli e da qui prenderemo il treno per tornare a Torino, felici e soddisfatti dei chilometri percorsi insieme.
Km: 25
Dislivello: 500
4 piedini (consulta scala di difficoltà)
Ore 8.30 a Sassi-Torino (da confermare)
La quota indicata è relativa all’accompagnamento, l’organizzazione, la segreteria e la presenza di una Guida ambientale escursionistica 24h/24h.
Sono esclusi dalla quota:
Al sacco con propri viveri
Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, bastoncini.
Verrà condivisa una nota zaino con tutto il materiale necessario e consigliato.
Certo, le nostre escursioni sono aperte a tutti purché camminatori in buona forma e salute.
Prima di iscriverti ti consigliamo di leggere il nostro regolamento e la scala di difficoltà.
Perché il punto e l’orario di ritrovo vengono comunicati ai soli partecipanti all’escursione alla chiusura delle iscrizione.
Il termine ultimo per le iscrizioni a questo trekking è una settimana prima della partenza.
In caso si disdetta ti ricordiamo i termini e le condizioni previste:
Per qualsiasi dubbio ti invitiamo a leggere le risposte alle domande che spesso ci vengono fatte.
La mia prima volta è già conquistata. Ottima organizzazione; Jacopo poi merita una menzione speciale per la professionalità.
Appena rientrato dal cammino delle colline del Po da Superga a Casale Monferrato. Esperienza da consigliare: paesaggi suggestivi, buon cibo, ritmo rilassato, ma con la soddisfazione della lunga strada che si riesce a percorrere in compagnia di una guida molto attenta e disponibile e di un gruppo di camminatori socievole e di buon umore. Una Pasqua diversa, con scenari e volti nuovi, senza però far mancare il solito spirito Duma!