A causa di un’ordinanza del comune di Brusson che impone la chiusura del sentiero interessato (e confermato in sede di sopralluogo), abbiamo deciso di variare l’itinerario mantenendo difficoltà di km e dislivello uguali a quanto previsto.
L’itinerario aggiornato prevede la partenza sempre dal Col de Joux, ma punterà verso il Colle Tzecore lungo la Balconata del Cervino.
Piacevole e semplice escursione adatta a tutti, con partenza dal Col de Joux, un passo boscoso che collega Saint-Vincent con il comune di Brusson.
Se andiamo a guardare l’etimologia del toponimo “Joux” è da collegarsi ad una voce prelatina che significa altura boscosa, ma in altri casi si può far risalire al latino Jugum, giogo, e quindi colle.
Il Col de Joux ospita anche l’ultimo tratto del Ru Courtod, canale irriguo proveniente dal ghiacciaio del Ventina e risalente al XIV secolo. Ed è proprio questo Ru il protagonista della nostra fresca escursione.
Il Ru Courtod (conosciuto anche come Corthaud, Cortot o Courthoud) è un antico canale di irrigazione costruito tra il 1393 e il 1433, ed aveva lo scopo di portare acqua dal Torrente di Ventina a quota 2150, nel Vallone di Cortot, fino al Col de Joux (m. 1650), permettendo così di rendere fertili gli aridi pascoli e campi di orzo, segala, avena e frumento di Emarèse, St.-Vincent e Challand St.-Anselme. Dopo due secoli di perfetto funzionamento, la peste del 1630 rese impossibile la manutenzione del Ru e fino alla seconda metà del ‘900 fu ripristinata la funzionalità del tratto perduto tra Barmasc e il Col de Joux.
Costeggiato da un percorso escursionistico molto noto e frequentato, dal 2015, con un’importante operazione di recupero e messa in sicurezza del sentiero prima chiuso al pubblico e caratterizzato da ben 14 gallerie, il Ru è ora interamente percorribile e costituisce un grande itinerario che costeggia a cavallo dei 2000 m. tutta l’alta valle, dal territorio di Brusson (dal Col de Joux appunto) alla testata della valle.
Percorso lineare esplorativo della mano dell’uomo che ha saputo per necessità, intagliare la roccia e la montagna per l’acqua, bene di prima necessità addomesticato dal letto di questi Ru.
2 piedini (consulta scala di difficoltà)
450
13
4/5
1850 s.l.m.
Ore 8.30 a Col de Joux (da confermare), possibilità di viaggio condiviso da Torino
lineare
Al sacco con propri viveri
Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, torcia frontale e bastoncini.