In questa escursione abbandoniamo i rigori dell’inverno per rifugiarci nel tepore del clima mediterraneo dell’entroterra ligure. Siamo nel piccolo comune di Castelbianco, formato da una manciata di borgate alle pendici dello spartiacque che divide la Val Neva dalla Val Pennavaire.
Veravo e Vesallo sono i due paesi che attraversiamo, un tempo uno dei territori più floridi per la fornitura di ortaggi e primizie per i mercati più famosi.
Il paesaggio è creato da olivi, piante da frutto, essenze aromatiche, mulattiere e muretti a secco. La magia dei boschi di macchia mediterranea, la vista del mare, gli odori del rosmarino sono l’essenza e la peculiarità di questi luoghi che racchiudono una natura selvaggia ma anche addomesticata dall’uomo un quadro bucolico che fa della Liguria un posto speciale.
Il nostro itinerario parte dal paese di Veravo, sede del municipio e frazione importante per la presenza sulle sue pendici di antichi ruderi di pietra bianca che danno il nome al comune stesso di Castelbianco.
Si sale per oliveti, campi con ciliegi e boschi di frassini e carpini e si giunge con un traverso sulla vetta del Monte Arena da cui si vede il mare. Con un percorso ad anello lungo sterrate ben percorribili si giunge a Vesallo, la frazione più turistica con diversi bed and breakfast e agriturismi e da qui a Veravo per chiudere la nostra giornata.
3 piedini (consulta scala di difficoltà)
600 circa
15
6
650 m s.l.m.
Ore 9 a Veravo (da confermare)
ad anello
Al sacco
Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, bastoncini, ramponcini da trekking.