Il Colle del Moncenisio è un luogo evocativo e con un’ atmosfera particolare, sospeso, immenso e di grande respiro. Sarà che è il Colle che separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie, sarà la magia dei territori di confine che a seconda delle epoche e dei casati è passato da una nazione all’altra e che è diventato un non luogo o tanti luoghi assieme.
Questo grande Lago al centro con una serie di alberghi, vecchie fortificazioni e cime innevate ed imponenti come il Monte Giusalet e la Pointe du Lamet che fanno da cornice, la Val Cenischia con Novalesa in fondo valle con la sua antica storia fanno un luogo di raccordo fra storia e attualità.
Prima della costruzione del Lago vi era un ospizio e da quando nel 1860 la Savoia viene concessa alla Francia hanno cominciato a proliferare fortificazioni, tipiche delle zone di confine, diviene zona di passaggio e di presidio.
Il confine viene maggiormente spostato a favore della Francia e tutte le fortificazioni ed i pascoli che prima erano italiani cambiano bandiera nel 1947 a seguito del Trattato di Parigi.
La Punta Baraccon des Chamois è un punto notevolmente panoramico sul Lago e sulla regione dell’Alta Moriana ed infatti è stata costruita una batteria omonima alla Punta, dove era previsto un armamento di quattro pezzi sistemati su quattro piazzole.
Un centinaio di metri più in alto è presente il ricovero Lamet che poteva ospitare circa una cinquantina di uomini. Un presidio tra la terra e il cielo, al confine tra le bianche rocce e il blu del cielo e del Lago. La partenza del nostro itinerario a piedi è poco dopo una deviazione della statale.
Lungo il cammino troviamo la ex cava Carrieres du Paradis, dove sono stati estratti i blocchi che ricoprono la diga del Moncenisio e poi una zona lunare chiamata delle Rocce Bianche, nome che deriva dalle candide rocce calcaree attorno, che quasi abbagliano.
Dal Sentiero 2000 si devia e si imbocca la deviazione del tracciato militare che conduce con una serie di svolte (mai troppo ripide) fino alle postazioni, obiettivo dell’escursione.
3,5 piedini (consulta scala di difficoltà)
850
12
6
2800 s.l.m.
Ore 7.30 a Susa (da confermare), possibilità di viaggio condiviso da Torino
lineare
Al sacco con propri viveri
Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, bastoncini.