Alla scoperta delle cascate di Torino

Parlando della moltitudine di valli presenti sulla Collina di Torino, un aspetto molto interessante oltre alla quantità, è la varietà di assi di orientamento. Vallate che a loro volta generano vallate e così via, creando un’assortimento di esposizioni, profondità e temperature date dalle ore di luce. E in secondo luogo, pensare alla Collina torinese fa pensare ad un grande agglomerato di strade, ville private e borgate e qui in questo luogo, essere smentiti.

C’è infatti un piccolo angolo della Collina che fa vivere una sorta di esperienza di “wilderness” a pochi km dal capoluogo. Un posto in cui ci viene facile immaginare Salgari che prende ispirazione per le sue storie, ambientate nella giungla del Sud Est Asiatico, ma che in realtà hanno avuto origine dalla mente dello scrittore mentre abitava in corso Casale e che forse vedeva dalla sua finestra un immensità di verde delle vallate Torinesi. Il luogo perfetto, insomma, per vedere sgorgare la cascata di Torino!

Un percorso a spirale, attraverso boschi in risveglio, una discesa dall’alto delle fronde degli alberi fino alle radici e alla zona umida al fondo della val Garavaglia, dove scorre l’ormai famoso rio Crivella. Al fondo della valle infatti, il rio compie un balzo di qualche metro, creando una cascata che è diventata meta di pellegrinaggi per ogni Torinese.

Il punto forte dell’escursione però, sarà offerto non dalla cascata in sé, ma dalla serie di ambienti ed ecotoni che essa crea, rendendoci possibile di ricostruire quello che è un ambiente naturale e come si possa trovare un angolo di selvaggio anche così vicino alla Città.

Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, bastoncini.