Duma c’anduma si avvicina sempre più a Roma, questa volta tocca è il turno di un emozionante viaggio a piedi tra Toscana e Lazio.
La Via Francigena da Siena a Bolsena attraversa in 130 km la Val d’Arbia, le crete senesi e piccoli borghi medievali come Ponte d’Arbia e Buonconvento. Il cammino prosegue nella Val d’Orcia, patrimonio mondiale dell’Unesco, con le sue perle come San Quirico e Bagno Vignoni e sale alla “roccaforte” di Radicofani, porta di ingresso dell’Alta Tuscia. Raggiungiamo così Bolsena e il suo lago, camminando tra campi ed ulivi.
Scenari suggestivi, spesso visti in cartoline e stampe. Visti con i proprio occhi ci si renderà conto dell’immensità dei paesaggi e di quanto in realtà la bellezza delle foto sia solo una parte infinitesimale di quello che si respira su uno di questi colli.
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Quante volte abbiamo sentito la frase “Solo questo vale tutto il viaggio“? Noi ti diamo ben più di un motivo per preparare lo zaino e venire con noi:
I nostri viaggi sono pensati per piccoli gruppi da 8 a 12 persone. Volendo garantire tutte le partenze, possiamo confermare questo viaggio con un minimo di 6 partecipanti aggiungendo un piccolo supplemento alla quota. Ecco i supplementi previsti per questo viaggio:
Ritrovo dei partecipanti a Siena, nella stessa piazza che ci ha visto arrivare qualche mese e qualche anno prima.
Passeggiata per la città, cena insieme e poi in hotel a prepararsi per il giorno dopo.
Trasferimento in treno da Siena a Isola d’Arbia, saggia mossa per evitare la periferia cittadina ed entrare subito nel vivo del cammino.
Tappa di “risveglio muscolare”, per prepararsi ai lunghi chilometraggi che ci aspettano in questi giorni di Cammino. Passeremo dalla grancia di Cuna, una delle fattorie fortificate creata per accudire i pellegrini che di qui passavano. Sorpassati diversi borghi della valle d’Arbia, arriveremo a Buonconvento passando per la pieve di S.Innocenza, nei pressi della confluenza dell’Arbia nell’Ombrone.
Buonconvento è, come tanti borghi, evidentemente fortunato grazie al passaggio di una via di pellegrinaggio così importante come la via Francigena.
Lunghezza Totale (km): 21.5
Dislivello in salita (m): 225
Dislivello in discesa (m): 250
In questa seconda tappa, abbandoniamo la val d’Arbia per entrare nella val d’Orcia.
Aumenta leggermente il dislivello, che però ci ricompensa con paesaggi di ampio respiro.
Dopo un tratto iniziale pianeggiante si inizia a salire per raggiungere Buonconvento, col borgo perfettamente conservato. Risalendo poi la valle dell’Ombrone, si percorre un tratto della Cassia per Montalcino, coi vigneti del Brunello che ricoprono la collina. Lungo strade bianche si raggiunge Torrenieri, con la chiesa di Santa Maria Maddalena, citata da Sigerico. Da qui si entra nei panorami della Val d’Orcia con un tratto in salita fino a raggiungere il punto tappa alla collegiata di San Quirico d’Orcia.
Lunghezza Totale (km): 21.5
Dislivello in salita (m): 450
Dislivello in discesa (m): 180
Il terzo giorno di cammino ci vedrà ripartire da San Quirico ed il suo splendido duomo per raggiungere in una decina di chilometri il celebre borgo termale di Bagno Vignoni.
Qui si trova una vasca medievale bordata da un loggiato ed una cappella dedicata a santa Caterina.
Andremo qui poi in cerca di una pozza naturale dove immergerci per un bagno caldo, prima di arrivare a Castiglione e visitare il suo meraviglioso centro storico, per poi trovarci a cena e ritirarci in struttura.
Lunghezza Totale (km): 16,5
Dislivello in salita (m): 480
Dislivello in discesa (m): 500
Tappa di pronunciato chilometraggio e dislivello, che ci porterà da Castiglione d’Orcia a Radicofani.
Un lento sali e scendi, che culmina con la salita verso la rocca di Radicofani. Dall’alto del paese, il panorama verso le crete e l’Amiata è splendido e potremo visitare la chiesa parrocchiale di S.Pietro.
Paese dalla chiara importanza strategica, è il luogo natale di Ghino, il Robin Hood toscano. In seguito alla morte del padre e si trasforma in un fuorilegge. Si dà alla macchia come un bandito, finché, nel 1297, aiutato da un gruppo di compagni, riesce a conquistare la Rocca di Radicofani. . Compie incursioni e furti, sì, ma la leggenda narra che lo fa solo ai danni dei viaggiatori facoltosi, senza mai torcere un capello ai poveri.
Cena e pernottamento in struttura.
Lunghezza Totale (km): 17
Dislivello in salita (m): 540
Dislivello in discesa (m): 60
Seguiremo il tracciato della vecchia Via Cassia sterrata e ormai dismessa, che scende verso le colline laziali sullo sfondo del monte Amiata.
L’ingresso in Lazio è in un punto in cui si fondono tre regioni: Toscana, Lazio e Umbria. Nasce qui la Tuscia, la denominazione attribuita all’Etruria dopo la fine del dominio etrusco. Il termine deriva dal latino tuscia (si pronuncia tuskia), il territorio abitato dai Tusci, ovvero dagli Etruschi, plurale del latino tuscus, contrazione di etruscus. Da Tuscia, sinonimo di Etruria, deriva il nome della regione Toscana.
Proceno è il nostro obiettivo: un piccolo borgo sui monti Volsini e, nemmeno a dirlo, di origine etrusca. Qui faremo tappa per la cena e la notte.
Lunghezza Totale (km): 26
Dislivello in salita (m): 240
Dislivello in discesa (m): 630
La tappa più lunga, ma anche la finale. Arriveremo a Bolsena ed il suo omonimo lago.
Poco dopo la partenza da Proceno incontreremo Acquapendente nel cui Duomo c’è il Sacello del Santo Sepolcro, che fin dall’alto medioevo ha conservato le reliquie delle pietre macchiate con il sangue di Cristo. Si dice che questa antica costruzione riproduca il Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Dopo Acquapendente incontreremo San Lorenzo Nuovo e la sua piazza ottagonale ed una vista sul lago di origine vulcanica di Bolsena.
La cittadina di Bolsena invece è una tappa storica di pellegrini, ancor di più dopo il miracolo del 1263 secondo il quale durante una messa, da una ostia consacrata sgorgò del sangue. Il Papa Urbano IV, che era presente, istituì dunque la festa del Corpus Domini, che garantì nei secoli passaggio di viandanti.
Ci concederemo un’ultima cena per festeggiare il successo ed i chilometri passati insieme, per poi ritirarci a dormire.
Lunghezza Totale (km): 29
Dislivello in salita (m): 320
Dislivello in discesa (m): 410
Da Bolsena torneremo alle nostre case con tutta calma e rinnovata forza, augurandoci un Arrivederci al prossimo cammino!
La piacevole sensazione di sorpresa che provo quando scopro qualcosa di nuovo vicino a me o in un posto che credevo di conoscere bene, mi invoglia a ricreare quella suggestione nelle persone che accompagno, cercando la soddisfazione del “eppure sono passato di qui mille volte!“
Dal 2018 svolgo questo mestiere con entusiasmo e mi sorprendo nel vedere quanti giri si facciano prima di tornare alle passioni d’infanzia, diventando finalmente ciò che sei sempre stato!
Quindi zaino in spalla ed occhi aperti, abbiamo tante cose da fare!
Francigena Siena – Viterbo 7-16/6/2017
È stato il mio primo Cammino, mi è rimasto nel cuore per le sensazioni, i profumi, la polvere, il caldo terribile, la sete, la fatica, la gioia di arrivare, l’immancabile “terzo tempo”… Paesaggi da cartolina, campi di grano e papaveri, cascine con i cipressi, solo noi in mezzo alla natura , e in queste situazioni ti rendi conto di quante difficoltà riesci a superare e che che pensavi impossibili! La soddisfazione alla fine è grande, indescrivibile! Un passo alla volta, con la mente libera e torni a casa diversa.❤️