Il «Cammino di San Nilo» nel cuore Cilento italogreco è un itinerario di circa 110 km, suddiviso in 7 tappe. Parte dal comune di Sapri e si snoda nel Basso Cilento fino ad arrivare a Palinuro, nel comune di Centola, attraversando 14 attraenti borghi immersi nella natura del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Il percorso si snoda tra i boschi di faggio della montagna e i lecci e gli ulivi della macchia mediterranea, in mezzo ai quali emergono gli abitati medievali.
Il Cammino di San Nilo ricalca il percorso che portò il giovane Nicola, nativo di Rossano Calabro, a vestire l’abito monastico e ricevere il nome di “Nilo” a San Nazario – attualmente frazione del comune di San Mauro la Bruca – dove realizzò la sua vocazione monastica.
La riscoperta di questo pellegrinaggio vuol conseguire il recupero di antichi sentieri, attraverso i quali i monaci italogreci segnarono della propria presenza e della propria azione un ampio e ricco territorio. Tuttavia, data la scarsità delle fonti, non sempre è facile una tale ricostruzione, condizionata anche dalle trasformazioni che questi luoghi hanno subìto lungo oltre mille anni di storia.
Quante volte abbiamo sentito la frase “Solo questo vale tutto il viaggio“? Noi ti diamo ben più di un motivo per preparare lo zaino e venire con noi:
I nostri viaggi sono pensati per piccoli gruppi da 8 a 12 persone. Volendo garantire tutte le partenze, possiamo confermare questo viaggio con un minimo di 4 partecipanti aggiungendo un piccolo supplemento alla quota. Ecco i supplementi previsti per questo viaggio:
Arrivo a Sapri, trasferimento privato a Torraca e sistemazione in agriturismo.
Partendo dalla contrada del Comune di Torraca chiamata San Fantino, proprio a ridosso della baia di Sapri; qui si trovano i resti di una chiesetta intitolata al Santo monaco, vissuto nel Mercùrion e maestro di San Nilo da Rossano. Il golfo di Policastro può a giusta ragione essere considerata la parte estrema della regione del Mercùrion, rifugio di autorevoli figure del monachesimo italogreco.
È la tappa col dislivello generale più elevato, ed è faticosa soprattutto nella prima e più lunga salita che porta all’altitudine massima di 814 m.
In compenso il panorama di cui si può godere è straordinario, come straordinario è il paesaggio che attraversa Le Caselle di Tortorella, per poi arrivare nella frazione di Battaglia.
Prima di raggiungere il centro di Casaletto, il Cammino di San Nilo raggiunge la suggestiva località dei «Capelli di Venere», un gioiello del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Sviluppo (Km): 20 – Dislivello in salita (m): 1147 – Dislivello in discesa (m): 1147
Questa tappa parte dal borgo di Casaletto e permette di arrivare nel vicino borgo di Tortorella. Qui è possibile visitare il bellissimo borgo e poi scendere verso il Rio Gerdenaso, affluente del Bussentino, per poi inoltrarsi nella foresta del Farneto. Un ponte medievale, ancora ben conservato, segna l’ultimo tratto che porta nella piazza principale di Morigerati.
Sviluppo (Km): 12 – Dislivello in salita (m): 774 – Dislivello in discesa (m): 903
La quarta tappa sul Cammino di San Nilo ha una lunghezza di 9 km e il percorso parte dal borgo di Morigerati per arrivare al centro di Caselle in Pittari. Si inizia con un percorso in discesa di 1km che porta all’Oasi WWF, per poi risalire verso la grotta di San Michele con un dislivello in ascesa di circa 600 m. Lo scenario che si apre ai viaggiatori dall’alto del Monte Pittari è semplicemente fantastico e suggestiva diventa la visita alla grotta di San Michele.
Sviluppo (Km): 9 – Dislivello in salita (m): 472 – Dislivello in discesa (m): 321
La quinta tappa del Cammino di San Nilo collega Caselle in Pittari col borgo di Rofrano, e ripercorre il tracciato che i pellegrini da sempre seguono per raggiungere il Monte Sacro. Il percorso è lungo 17,3 km ed attraversa il fitto bosco del monte Centaurino per un dislivello generale di 1230 m circa.
Sviluppo (Km): 17 – Dislivello in salita (m): 482 – Dislivello in discesa (m): 470
La sesta tappa del Cammino di San Nilo è lunga 15,8 km: si parte da Rofrano per attraversare il garbato centro abitato di Laurito, con dimore signorili e un’urbanistica ancora abbastanza integra, e quindi arrivare a Montano Antilia.
Una volta a Laurito si consiglia di visitare la chiesa di San Filippo d’Agira, con affreschi rinascimentali che ricordano le origini italogreche del culto sviluppato intorno al Santo siciliano.
Sviluppo (Km): 15 – Dislivello in salita (m): 548 – Dislivello in discesa (m): 293
La settima tappa del Cammino di San Nilo prevede l’arrivo al luogo dove sorse il monastero di San Nazario, che accolse San Nilo da Rossano per essere tonsurato.
Abbandonata la montagna, la discesa da Montano Antilia tra gli uliveti è agevole e il percorso si immerge nuovamente nella macchia mediterranea, che nella frazione di Massicelle tocca quota 250 m.
La suggestiva sosta all’Abbazia italogreca di Santa Cecilia, al di sotto del borgo di Castinatelli, introduce alla parte finale del cammino e segna il momento più «ascetico» di tutto il percorso.
Sviluppo (Km): 12 – Dislivello in salita (m): 499 – Dislivello in discesa (m): 823
La meta del Cammino di San Nilo nel Cilento bizantino è San Mauro la Bruca, ma non la fine del viaggio. Il Cammino, infatti, prosegue seguendo il corso del fiume Lambro che da San Mauro la Bruca arriva a Palinuro con un percorso di 13,5 km. È una passeggiata rilassante verso il mare e la costa, che simboleggia la speranza del pellegrino dopo giorni di sacrificio per raggiungere la meta.
Sviluppo (Km): 13 – Dislivello in salita (m): 94 – Dislivello in discesa (m): 110
Trasferimento privato in stazione a Palinuro, saluti ed arrivederci al prossimo viaggio.
“Suo figlio viaggerà molto” disse un giorno un’indovina a mia madre.
Non so se il viaggio facesse già parte del mio destino o se la cosa mi piacque a tal punto dal volerla realizzare ma tant’è che, dopo aver relegato la mia passione alle sole ferie aziendali, cammino per professione dal 2015 perché prima, come spesso si sente dire al giorno d’oggi, “facevo tutt’altro”!
Dalle quattro mura di un ufficio ad una stanza a cielo aperto, dalla città alla montagna, oggi accompagno le persone in esperienze di cammino con la convinzione che rappresentino vere e proprie esperienze di “vita in miniatura”.
Cammino di San Nilo 16-24/4/22
Il Cilento per me è stata una vera e propria sorpresa. Non mi aspettavo così tanto verde e acqua. Sei immerso nella vegetazione, boschi o macchia mediterranea, salite e discese repentine, borghi medievali, panorami che in alcuni punti arrivano al mare. Indimenticabili l’Oasi Cascate Capelli di Venere e le Grotte del Bussento, mi hanno lasciato veramente a bocca aperta per la bellezza indescrivibile!
L’accoglienza dei referenti e dove pernottavamo è stata ottima, come sempre ho apprezzato alla grande la cucina tipica, a volte veramente ricca di portate, ma non si può perdere simili occasioni!
Più volte rimandato sono finalmente riuscito ad effettuare questo bel trekking in Cilento.
La presenza della guida Gabriele è una sicurezza. Come al solito ha saputo dosare alla perfezione posti di interesse storico, naturalistico e culinario.