Il Cammino di Oropa è un itinerario che consente di scoprire le bellezze di quel territorio che dalla pianura agricola conduce verso la Serra Morenica e fino alle Alpi Biellesi. Un viaggio di circa 65 km che parte da Santhià, lungo la Via Francigena, e arriva al Santuario di Oropa in 3 tappe: un’occasione unica per approfittare dell’imminente arrivo dell’Autunno.
Il belvedere del Castello di Roppolo dal quale si può ammirare un panorama eccezionale sull’anfiteatro morenico di Ivrea, le colline del lago di Viverone, la comunità monastica di Bose, la bellissima chiesa romanica di San Secondo e il centro storico di Magnano (minuscolo villaggio un tempo fortificato), meravigliosi panorami che vanno dal Monviso, all’appennino ligure fino allo skyline di Milano, il Santuario di Graglia (che gode di una serie di stanze con vista spettacolare) e il paese di Sordevolo sono le tappe di questo cammino che conduce al Santuario di Oropa: il più grande Santuario mariano delle Alpi circondato da montagne meravigliose.
Quante volte abbiamo sentito la frase “Solo questo vale tutto il viaggio“? Noi ti diamo ben più di un motivo per preparare lo zaino e venire con noi:
I nostri viaggi sono pensati per piccoli gruppi da 8 a 12 persone. Volendo garantire tutte le partenze, possiamo confermare questo viaggio con un minimo di 6 partecipanti aggiungendo un piccolo supplemento alla quota. Ecco i supplementi previsti per questo viaggio:
PERNOTTAMENTI
CENE
Santhià – Magnano (26 km, 500 m dislivello in salita);
Dalla pianura alle Prealpi, passando dalla lunga Serra d’Ivrea: una morena laterale lunga 25km che va dalle montagne della Valle d’Aosta fino a Cavaglià. Sarebbe meglio dire “una serie di morene”: il nostro cammino si sviluppa lungo la storia delle morene, sovrapposte a ventaglio da Biella fino ad Ivrea.
Prenderemo l’asse della via Francigena proprio fino a Cavaglià (famosa per i suoi menhir, databili tra 4.000 e 5.000 anni fa), dove lentamente saliremo sulla Serra con vista sul lago di Viverone, per arrivare prima a Zimone (paese sito in una vallata morenica fertile tra due colline, con punti panoramici insoliti dal terrazzo della chiesa di san Grato) e poi scendere nella conca dove si trova il santuario di Bose: un’area dove la tranquillità ed il silenzio regnano, per condurci verso la chiesa di San Secondo.
Saliremo poi a Magnano, dove ammireremo il suo ricetto e il suo passato fortificato, dall’alto di un rilievo tra le vallate moreniche. Qui sosteremo per la notte, con cena e colazione al mattino dopo.
Magnano – Santuario di Graglia (21 km, 610 m dislivello in salita)
Alle prime luci partiremo alla volta del Santuario di Graglia, toccando Sala Biellese (paese in cui risiedevano i Vittimuli, antichi abitanti Celti famosi per esser stati i primi sfruttatori delle miniere d’oro lungo i torrenti Olobbia e Viona) e passando attraverso la stupenda pineta di pini strobi vicina ai laghi di Scalveis e Cossavella: un luogo magico, che d’inverno mostra tutto il suo splendore. Una macchia di verde scuro tra boschi in risveglio, dove il tappeto di aghi sul terreno silenzia anche il rumore dei nostri passi.
Passeremo poi per Donato, paese alle falde del Mombarone, per poi risalire lungo il Tracciolino (antico sentiero praticato dai Monaci che si spostavano da Andrate fino ad Oropa) fino al Santuario di Graglia, dove sosteremo per la notte. Qui faremo cena e colazione prima della ripartenza.
Santuario di Graglia – Santuario di Oropa (16 km, 800 m dislivello in salita)
La tappa più impegnativa come dislivello, ma sicuramente anche quella più emozionante. Culmine della nostra proposta, questo itinerario ci porterà dal Santuario di Graglia ad Oropa.
Entrambi i Santuari sono dedicati alla Madonna di Loreto, una madonna nera che nelle vallate è un simbolo inconfondibile: è la patrona e protettrice dei migranti e dei viaggiatori, e la sua storia sarà di grande esempio.
Passeremo per Sordevolo, comune sito nell’area della Riserva del Monte Mars e sede de la Trappa, un antico e articolato fabbricato del 18esimo secolo che ospitò monaci trappisti in fuga dalla Rivoluzione Francese. Attraverso campi e boschi ci dirigeremo verso la nostra meta: il Santuario della Nostra Signora di Oropa.
Sita in una naturale conca, balcone naturale sulla pianura e sul Piemonte. La vista qui spazia dalle montagne alle risaie, testimonianza della varietà di ambienti e temperature che arricchiscono il territorio Piemontese. Ci sposteremo poi in bus a Biella e da qui in treno fino a Santhià, per salutarci e dandoci appuntamento alla prossima occasione.
La piacevole sensazione di sorpresa che provo quando scopro qualcosa di nuovo vicino a me o in un posto che credevo di conoscere bene, mi invoglia a ricreare quella suggestione nelle persone che accompagno, cercando la soddisfazione del “eppure sono passato di qui mille volte!“
Dal 2018 svolgo questo mestiere con entusiasmo e mi sorprendo nel vedere quanti giri si facciano prima di tornare alle passioni d’infanzia, diventando finalmente ciò che sei sempre stato!
Quindi zaino in spalla ed occhi aperti, abbiamo tante cose da fare!
Cammino di Oropa. Tre giorni di relax nella natura a due passi da casa. Paesaggi sempre diversi, paesini, ricetti e santuari. Una bellissima esperienza con avventura finale: una pioggia che riporta bambini e alla gioia di saltare nelle pozzanghere. Ma quando la sicurezza impone di fermarsi perchè la pioggia battente non dà tregua, scatta l’organizzazione Duma C’Anduma: in pochi minuti si organizza un trasporto alternativo e il rientro, non prima di un ottimo hamburger finale tutti insieme.
Grazie al bel gruppo che mi ha accompagnato e a Jacopo che ci ha guidato in questa avventura con la sua solita simpatia e si è fatto in quattro per permettere anche al mio quattrozampe di partecipare.
Siamo pronti per riprendere l’avventura il 21 maggio da dove abbiamo interrotto. Chi viene con noi? 😉
Le previsioni meteo non erano delle migliori ma siamo partiti comunque da Santhià, Jacopo come sempre si è dimostrato attento alle esigenze di ognuno di noi, l’ultimo giorno visto il perdurare del maltempo la scelta di Jacopo di non arrivare ad Oropa si è dimostrata azzeccata.