I Santuari venivano costruiti in posizioni molto panoramiche e spettacolari e anche questo non è da meno.
Il versante a solatio è molto favorevole per la buona esposizione e la costruzione è imponente e ben visibile con un ripristino molto imponente terminato nel 1891 dall’architetto Camillo Boggio. Il Santuario obbiettivo di quest’escursione è dedicato a Sant’Anna e si trova vicino alla piccola borgata di Meinardi.
Siamo in Valle Orco tra Locana e Noasca e la frazione da cui partiamo è Fey, attaccata a Giroldi, dove è presente un monumento allo “spacciafurnel” , ovvero “lo spazzacamino“.
In questa valle molto povera i bambini venivano “affittati” agli spazzacamini che andavano in giro a pulire i camini e i bambini di dimensioni più piccole di un adulto erano ricercati perché entravano bene nello spazio angusto della canna fumaria. Per le famiglie erano così una bocca in meno da sfamare e costretti dalle condizioni di estrema povertà lasciavano i figli, che per mesi e mesi viaggiavano spesso anche in Francia.
Fey è molto legata a Sant’Anna, dove c’è una bella chiesa affrescata a lei dedicata e la mulattiera che conduce al Santuario è sempre molto curata e sistemata. La mulattiera si inoltra in un bosco di castagni con esemplari notevoli e vetusti, il dislivello da colmare per raggiungere il Santuario è reso meno ripido dalle svolte ed i corrimani che agevolano la salita.
Si incontrano diverse borgate, Mesonette, Cost, Barrera: tutte purtroppo ormai disabitate e ridotte a ruderi.
Si arriva poi a Meinardi, dove nei pressi si trova il Santuario: un nido d’aquila sulla Valle con in fronte il Monte Tovo e la Punta Cià dove lo sguardo si perde tra bricchi e creste.
Il sentiero di rientro è il medesimo dell’andata.
3 piedini (consulta scala di difficoltà)
700
8
4/5
1481 s.l.m.
Ore 8.00 a Sparone (da confermare)
lineare
Al sacco
Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, bastoncini, ramponcini da trekking.