Anche una passeggiata sfugge al controllo preciso d’un disegno e di una volontà, perché non si può sapere se e cosa, al primo incrocio, farà deviare dal percorso previsto. Tutte le cose fondamentali – l’amore, la felicità, la sofferenza – accadono per caso o per grazia, quando si lasciano cadere le briglie e ci si lascia portare dalla vita come un bastone nelle mani d’un viandante.
C. Magris – L’infinito viaggiare
Bicicletta? Ma come, qui si fanno le cose coi piedi!
Lo so, avete ragione! Ma il giorno in cui ho deciso di comprare una bici da viaggio ho anche conosciuto Domenico e, scambiando due parole con lui, ho avuto la netta impressione che non ci sia poi tutta questa differenza di filosofia tra chi “viaggi in bici” e chi, invece, “viaggia a piedi”…anzi!
Mi piaceva, quindi, l’idea di inaugurare la sezione dedicata alle recensioni dei libri con “uno di noi”.
Domenico di Lorenzo è nato a Torino nel 1972, vive facendo l’insegnante d’italiano, storia e geografia. Impegnato in tutto ciò che ha a che fare con carta, penna e computer, per felicità (o disperazione!). Nutre molti interessi, dalla permacultura alla ceramica, dal triathlon allo yoga, a volte in aperto contrasto tra loro. Da sempre in cerca dell’insolito e dell’altrove, per un periodo ha fatto anche il giornalista, pubblicando su riviste specializzate alcuni reportage di viaggi in bicicletta.
Domenico, al quale ora possiamo dare del tu, in oltre 20 anni di viaggi in bici, spesso in solitaria tra “rotte ordinarie e straordinarie”, ha percorso 14.000 km tra Italia (Basilicata, Marche, Umbria, Toscana) e Europa (Norvegia, Finlandia, Svezia, Irlanda, Islanda, Scozia, Germania, Danimarca, Svezia) percorrendo anche quello che tanti di noi vorrebbero fare a piedi: il Cammino di Santiago.
Così come l’andar a piedi, il viaggio in bici offre la possibilità di “vivere un’esperienza di vita autentica, conoscere meglio se stessi, le proprie potenzialità e i propri limiti”. Perché questo modo di stare al mondo non è altro che un modo di guardare la vita con occhi nuovi, diversi e di allargare il proprio punto di vista spesso rinchiuso in stringenti prospettive.
A piedi mi sento un privilegiato, quando pedalo anche. Passo dopo passo percepisco le cose in modo amplificato e così, proprio come quando sono in sella, riesco ad “allargare le porte della percezione”. Quando cammino e quando sono in bici non posso fare altro che sentirmi come un viandante di passaggio, ospite di questa grande e meravigliosa bellezza.
Si vive la vita molto più intensamente, in un costante attimo presente e, soprattutto, si “esiste” con la propria parte più profonda, acquisendo ancora di più la consapevolezza di essere qualcosa di unico e illimitato, al di là da tutti gli eventi e di tutte le manifestazioni esteriori.
Domenico Di Lorenzo
Questo libro parla di undici viaggi in bici ma non aspettate di trovarvi un resoconto dettagliato di quanto successo in tanti km. Piuttosto vi troverete undici esercizi spirituali, undici modi di camminare verso se stessi.
Camminatori o cicloviaggiatori, non importa!
Se siete in viaggio verso voi stessi questa è la prima lettura che vi consiglio.
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