Che l’Italia sia sempre più un Paese di Cammini, lo dimostra l’annuale dossier di Terre di Mezzo Editore che raccoglie i dati di associazioni ed enti che rilasciano le Credenziali e i Testimonium (ovvero i documenti di partenza e di arrivo dei Cammini) e i risultati di un questionario a cui hanno risposto, nel 2022, più di 3.000 camminatori e camminatrici. A sostegno di questi numeri si vanno poi ad aggiungere tutti quei nuovi cammini italiani che, ogni anno, contribuiscono ad accrescere la già lunga lista dei viaggi a piedi in Italia.
Non solo Cammino di Santiago, quindi, perchè stiamo finalmente imparando ad apprezzare quanto di bello c’è vicino a casa. O almeno così sembra!
Sebbene il periodo peggiore per fare un’esperienza di cammino sia proprio l’estate, salvo qualche itinerario che si snoda a quote più elevate, dai dati del 2022 emerge al contrario che il mese più gettonato per partire sia proprio agosto.
Quindi se anche tu, come tanti, hai già iniziato a pensare alle ferie estive e a come preparare lo zaino per partire per un trekking in Italia o per un cammino, ti sarai sicuramente imbattutto in una delle tante classifiche dei cammini più belli d’Italia.
Noi però, non essendo grandi amanti delle classifiche, preferiamo fare un semplice elenco che non ha la pretesa di mettere in ordine secondo un indice di gradimento o di preferenza, quanto piuttosto il semplice scopo di dare un consiglio a chi ha deciso di mettersi in cammino.
10 cammini da fare in Italia
- Il Cammino di San Benedetto (Umbria e Lazio)
- La Via Francigena Toscana (Toscana)
- Il Cammino di Oropa (Piemonte)
- Il Sentiero del Viandante (Lombardia)
- La Via Peuceta da Bari a Matera (Puglia)
- Il Cammino dei Briganti (Abruzzo)
- La Via dei Tratturo (Abruzzo – Molise)
- Il Cammino di San Nilo (Campania)
- Il Cammino delle Colline del Po (Piemonte)
- La Via degli Dei (Emilia – Toscana)

Il Cammino di San Benedetto: a piedi da Norcia a Montecassino

Il Cammino di San Benedetto è un itinerario di mezza montagna, per buona parte immerso in splendidi boschi, che si snoda tra sentieri, tratturi, carrarecce e strade secondarie poco trafficate. Non un percorso storico quanto piuttosto un cammino tematico attraverso il quale conoscere i luoghi, la storia e lo spirito benedettino. Un Cammino di 300 km attraverso il cuore dell’Italia, che muovendo dall’Umbria, percorre tutto il Lazio e giunge vicino al confine con la Campania. Un itinerario di 16 tappe sulle tracce di San Benedetto da Norcia.
La Via Francigena Toscana

La Via Francigena Toscana è considerata uno dei tratti più belli della via di pellegrinaggio più conosciuta di’Italia. L’itinerario si snoda dal Passo della Cisa a Radicofani per una lunghezza di 380 chilometri ed è suddiviso in 15 tappe. Sulle orme dei pellegrini medievali è quindi possibile, a seconda della propria disponibilità di tempo, affrontare il cammino suddividendolo in più sezioni. Se hai solo cinque giorni di tempo a tua disposizione, per esempio, puoi valutare di percorrere la Via Francigena da Lucca a Siena. Sicuramente uno dei tratti imperdibili che attraversa, tra gli altri, Altopascio, San Gimignano, San Miniato e Monteriggioni.
Il Cammino di Oropa: da Santhià al Santuario di Oropa

Il Cammino di Oropa è un itinerario che consente di scoprire le bellezze di quel territorio che dalla pianura agricola conduce verso la Serra Morenica e fino alle Alpi Biellesi. Un viaggio di circa 65 km che parte da Santhià, lungo la Via Francigena, e arriva al Santuario di Oropa in 3 tappe: un’occasione unica per approfittare dell’imminente arrivo dell’Autunno.
Il Sentiero del Viandante sul Lago di Como

Il Sentiero del Viandante ripercorre un’antica mulattiera lungo la costa orientale del lago di Como: 45 km e 4 tappe da Lecco a Colico con splendidi panorami sul Lario tra piccoli agglomerati di case rurali, vecchi mulini, castelli, chiese e cappellette.
Risalente probabilmente già al periodo romano, questo itinerario offriva una via di comunicazione alternativa al lago e alla Via Regina verso la Valtellina e verso i passi alpini: Spluga, Settimo e Julier. Per questo motivo ha da sempre costituito un’importante direttrice che ha collegato per secoli l’Europa settentrionale con l’Italia e il bacino mediterraneo.
Il Cammino Materano: la Via Peuceta da Bari a Matera

La Via Peuceta da Bari a Matera è un cammino che parte dalla Basilica di San Nicola di Bari, luogo simbolo del pellegrinaggio in Puglia, e attraversa l’antico territorio della Peucezia.
Un cammino tra Puglia e Basilicata, terre di transito per antia tradizione e punto di incontro tra Oriente ed Occidente. Due regioni che hanno visto nel corso della loro plurimillenaria storia il passaggio di innumerevoli pellegrini che, provenienti dal nord Europa e da tutto il Bacino Mediterraneo, raggiungevano mete come il Santuario micaelico di Monte Sant’Angelo, la basilica di San Nicola a Bari, i porti di Barletta, Brindisi e Otranto, per imbarcarsi per la Terra Santa.
Il Cammino dei Briganti in Abruzzo

Il Cammino dei Briganti è un cammino a quote medie (tra gli 800 e i 1300 m. di quota) sulle orme dei briganti della Banda di Cartore tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino con partenza e arrivo da Sante Marie (AQ).
La Marsica e il Cicolano sono terre di boschi, montagne e storie di briganti. In particolare il territorio attraversato da questo cammino è un territorio di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico. I briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani, lottavano contro l’invasione dei Sabaudi, che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano spiriti liberi, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità.
La Via del Tratturo: un viaggio a piedi da Pescasseroli a Campobasso

La Via del Tratturo da Pescasseroli a Campobasso in Molise è un viaggio nelle tradizioni, nella cultura e nella religiosità delle genti Molisane che da sempre hanno legato la loro vita alla pastorizia transumante.
Centododici chilometri alla scoperta dei tratturi, le grandi strade d’erba, che collegavano l’Appennino abruzzese e il Tavoliere delle Puglie e venivano percorse dai pastori e dalle loro greggi.
Il Cammino di San Nilo nel Cilento Bizantino

Il Cammino di San Nilo nel cuore Cilento italogreco è un itinerario di circa 110 km, suddiviso in 7 tappe. Parte dal comune di Sapri e si snoda nel Basso Cilento fino ad arrivare a Palinuro, nel comune di Centola, attraversando 14 attraenti borghi immersi nella natura del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il percorso si snoda tra i boschi di faggio della montagna e i lecci e gli ulivi della macchia mediterranea, in mezzo ai quali emergono gli abitati medievali.
Il Cammino di San Nilo ricalca il percorso che portò il giovane Nicola, nativo di Rossano Calabro, a vestire l’abito monastico e ricevere il nome di “Nilo” a San Nazario dove realizzò la sua vocazione monastica.
Il Cammino delle Colline del Po: dalla Basilica di Superga al Santuario di Crea

Il Cammino delle Colline del Po è tracciato sulla base della Superga-Vezzolano-Crea, un itinerario ideato nel 1990 da Cesare Triveri, che consente di scoprire le bellezze di tutto quel territorio che spazia tra la Collina di Torino e sfuma verso il Monferrato. Un viaggio di circa 90 km che collega la Basilica di Superga al Casale Monferrato.
Un cammino fatto di semplicità, luoghi e persone che toccando capolavori avvolti nella campagna, come la canonica di Santa Maria di Vezzolano ed Albugnano (detta “il Balcone del Monferrato”), per toccare poi Cocconato, Murisengo, Villadeati e gli assolati capolavori merlettati di Cereseto e Treville, borgo tra girasoli, papaveri e vigneti.
La Via degli Dei: a piedi da Bologna a Firenze

La Via degli Dei da Bologna a Firenze è un itinerario non religioso ma che nasce dallo spirito di un gruppo di camminatori bolognesi del CAI (i Dû pâs e ‘na gran magnè, Due passi e una gran mangiata in dialetto) che volevano raggiungere Firenze per… mangiarsi un’ottima fiorentina con lo spirito goliardico di chi cammina per godersi il viaggio e le piccole cose della vita.
Ugualmente è un tracciato storico che gli Etruschi e i Romani percorsero per sviluppare i loro traffici, che mercanti e viandanti intrapresero durante il Medioevo, che ha visto momenti tragici come la Seconda Guerra Mondiale (in gran parte siamo sulla Linea Gotica) e che oggi ha fatto rinascere piccoli paesi dell’Appennino che altrimenti avrebbero subito l’abbandono dei loro abitanti per mancanza di lavoro o di opportunità.