Exilles è da sempre rappresentata nell’immaginario collettivo dal suo Forte, magnificente e possente, incastonato nell’ambiente naturale che lo vede ergersi su un promontorio roccioso, generando una forra sottostante.
Il nostro itinerario ad anello parte dal meraviglioso centro storico del capoluogo vede il Forte come protagonista della nostra visuale in particolare colpisce il simbolo del Terzo Paradiso dell’artista Michelangelo Pistoletto.
Sul vertiginoso pendio prativo del Forte, chiamato giasset, è stato infatti disegnato da Pistoletto con la lavanda montana il simbolo che evoca la pace: il segno matematico dell’infinito con l’aggiunta di un cerchio più grande centrale come elemento di equilibrio necessario tra gli opposti.
Il Forte ci fa galoppare con la fantasia in epoche passate con armi, cavalieri e dame del basso Medioevo, fino ad arrivare alla sua forma attuale risalente all’epoca contemporanea. Molte testimonianze vogliono che proprio la famosa Maschera di Ferro sia stata ospite del Forte dal 1681 al 1687
Il nostro percorso ad anello tocca due suggestive borgate di Exilles: San Colombano e il Cels.
I dintorni sono caratterizzati dalla presenza della vite che risalgono all’epoca romana con vitigni a bacca nera di Avanà. Caratteristico di queste zone è il vino del ghiaccio che viene vendemmiato a gennaio nel periodo della festa di San Sebastiano.
Boschi di castagno invece sono presenti vicino alla frazione del Cels dove molta dell’economia di sussistenza dipendeva dal noto frutto.
I pendii terrazzati ci indicano una massiccia antropizzazione delle borgate che avevano bocche da sfamare , agricoltura e allevamento erano molto più sviluppate rispetto ai giorni nostri.
2,5 piedini (consulta scala di difficoltà)
510
9
4
1308 s.l.m.
Ore 8.30 ad Exilles (da confermare), possibilità di viaggio condiviso da Torino
ad anello
Al sacco con propri viveri
Scarponcini o scarpe da trekking, borraccia (piena), abbigliamento in relazione alla stagione, bastoncini.